LA
POESIA DI DANTE
MAFFIA
nell’opera “Al macero
dell’invisibile”
Anna Maria Vanalesti*
Non ci chiederemo chi è
Dante Maffìa, poiché sarebbe inutile ripetere ciò che moltissimi critici hanno
affermato di lui, elencando le sue innumerevoli opere, poetiche ed esegetiche,
che dimostrano un lungo cammino da testimone del proprio tempo e un’inarrestabile
attività intellettuale. Proveremo piuttosto a cogliere e ad esprimere la
qualità della sua poesia, com’è oggi, giunta ad un traguardo che lungi dal
farci pensare al pascoliano araldo di Alexandros nell’atto di squillare la tromba, davanti alla luna e alla
fine delle sue conquiste, lascia invece presagire un interessante futuro, nuovi orizzonti e terre
promesse. Una miniera d’oro inesauribile, quindi, la produzione di Maffìa, una
miniera dalla quale ci aspettiamo che egli sappia ricavare ancora sorprendenti
tesori.