Giovanni Pistoia
Il
mare a primavera-racconti dal web
Photocity Edizioni, Settembre 2012
La
Nota Critica che segue è a firma di Dante MAFFIA:
«Giovanni Pistoia è una continua
sorpresa e questa volta direi sbalorditiva, come spesso accade quando si scrive
giocando, liberi da progetti rigidi e da qualsiasi intenzione di organizzare a
priori un libro.
Questi racconti sembrano essere nati a
tratti dalla penna di Jean-Jaques Rousseau al tempo delle Passeggiate di un uomo solitario e a tratti dai capricci
terzapaginisti di un Bacchelli o di un Baldini. Nitore espressivo, chiarezza
sostanziata da uno sguardo senza interferenze, partecipato candore che sa
svelare i reconditi palpiti delle “scoperte” dell’infanzia e sa dosare i
particolari con lo stupore di chi si apre alla vita meravigliandosi di ogni
accadimento.
Pistoia, nell’Introduzione al libro, chiama i suoi scritti “raccontini”,
“considerazioni”, “noterelle” per modestia e facendo un torto a se stesso,
perché queste pagine hanno una forza straordinaria e riescono a portarci dentro
l’incanto primigenio dell’uomo che via via che cresce si appropria della realtà
fuori dalle canonizzazioni.
Si tratta di racconti, di memorie e di
qualche poesia, ma il libro ha una sua dimensione compatta e ci porta all’interno
di un mondo davvero straordinario, a quando il rapporto umano aveva una sua
valenza straordinaria e incideva nei rapporti quotidiani. La scrittura è
limpida e tesa, senza sovrabbondanze, senza le scorciatoie furbesche degli
scrittori consumati. Pistoia scrive con l’anima e ricostruisce un mondo,
un’epoca, con un candore che ha del meraviglioso.
Verrebbe voglia di discutere uno per uno
i racconti e le poche poesie inserite (e mi auguro che i lettori lo facciano),
ma temo di sciupare l’incanto ricevuto soprattutto da quella serie di aforismi
che lo scrittore ha inserito, narrando, come perle che illuminano il resto
delle pagine.
Le formiche, la luna, la fotografia, il
cane randagio, il mare, la barca, il sole, le foglie degli alberi, la carta di
credito, la rosa, la tartaruga, il camino sono alcuni degli elementi che fanno
scaturire i racconti e Pistoia lo fa con naturalezza, senza mai caricare le
tinte, senza preoccuparsi di abbellire o trasformare in letteratura l’impatto.
A lui preme far conoscere la vita così com’è e ci riesce, perché ci fa entrare
nella sua infanzia fresca di aromi e priva di
sovrastrutture.
Pagine così autentiche è difficile
trovarne oggi che si tende a ubriacare i lettori con farse impomatate e
avvelenate dalle mode e perciò va dato atto all’Autore di avere creato un vero
gioiello narrativo capace di rievocare e di fotografare un mondo perduto, ma
soprattutto capace di instaurare silenziosamente una equazione tra ieri e oggi,
ovviamente senza fustigare niente e nessuno, servendosi semplicemente dell’atto
gratuito della poesia».
Roma, ottobre 2012
Dante
Maffìa
Giovanni
Pistoia
IL MARE A
PRIMAVERA
racconti
dal web
Photocity
Edizioni settembre 2012
Un invito
a visitare la Pagina:
SI RINGRAZIA
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