mercoledì 13 aprile 2011

VICOLO di Salvatore Quasimodo


Vicolo
Salvatore Quasimodo

Mi richiama talvolta la tua voce
e non so che cieli ed acque
mi si svegliano dentro:
una rete di sole che si smaglia
sui tuoi muri ch’erano a sera
un dondolio di lampade
dalle botteghe tarde
piene di vento e di tristezza.

Altro tempo: un telaio batteva nel cortile
e s’udiva nella notte un pianto
di cuccioli e bambini.

Vicolo: una croce di case
che si chiamano piano,
e non sanno ch’è paura
di restare sole nel buio.

(Acque e terre, Tutte le poesie, Mondadori, 1994)

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